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20 ANNI DI GIORNO DELLA MEMORIA: UN BILANCIO

Legge 20 luglio 2000, n. 211 “Istituzione del ‘Giorno della Memoria’ in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000. Art. 1 La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.  Art. 2. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.   A venti anni dalla prima celebrazione del Giorno della Memoria ha senso tracciare un bilancio degli effetti scaturiti dall’introduzione di questa ricorrenza. Non c’è dubbio che dal 2001 si siano succedute iniziative importanti, specie al fine di coinvolgere gli studenti delle scuole in...

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Perché questo portale?

Il Liceo “Fermi” da anni è impegnato ad approfondire il tema della Shoah. Lo ha fatto e continuerà a farlo nella convinzione che quello di riflettere sugli effetti tragici del razzismo e delle ideologie totalitarie che se ne sono servite per procedere sistematicamente all’eliminazione di milioni di individui sia un preciso dovere nella formazione di ciascuno. Nel contempo, noi del “Fermi” siamo anche convinti che conoscere la storia non ci garantisca dal tornare a commettere barbarie, così come crediamo che nel tempo il riproporsi di certe dinamiche strutturali avvenga a partire da varianti che di quelle dinamiche cambiano i connotati di superficie, pur mantenendone le peculiarità di fondo. Proprio per questa ragione conoscere e approfondire ciò che è accaduto meno di cento anni fa (un passato evidentemente prossimo, soprattutto in un’ottica storica) può e deve contribuire a generare le ‘difese immunitarie’ contro i rischi evidenti di rigurgiti del ‘virus’ dell’intolleranza e del razzismo. A differenza del Covid-19, che potrà essere se non debellato almeno circoscritto e ridimensionato da vaccino e cure, la carica patogena del pregiudizio e dell’ignoranza su cui si innesta rimane endemica nelle società umane e necessita di prevenzione e di cura permanenti e continuative.   Perché questo titolo? Il 27 è numero che evoca un giorno particolare nel calendario della Shoah dato che la risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º Novembre 2005 ha stabilito di celebrare il Giorno della Memoria proprio ogni 27 Gennaio, giorno in cui, nel 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono...